In una società in cui l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza in tutti i campi è all’ordine del giorno, esaltare le proprie unicità rappresenta un atto di rivoluzionario amor proprio.
Rompendo gli schemi convenzionali e liberandoci dai limiti di una presunta perfezione, accogliamo con coraggio la ricchezza della diversità. Oggi, più che mai, è essenziale riconoscere la bellezza in tutte le sue forme, valorizzando differenze e imperfezioni come tratti distintivi della propria unicità.
Valorizzare la nostra autenticità significa abbracciarla pienamente, rifiutando di omologarci a standard imposti dall’esterno.
Per raggiungere questo virtuoso obiettivo, abbiamo bisogno di occhi aperti, liberi da pregiudizi e desiderosi di esplorare le sfumature uniche che plasmano la nostra individualità.
Abbiamo bisogno di credere che i nostri “punti deboli” possano diventare elementi di forza per emergere in tutta la nostra unicità, proprio come fanno Rebecca, Lexi, Summer e le altre protagoniste dei best seller di Felicia Kingsley.
Autrice (italiana) da oltre 1.000.000 di copie, Serena Artioli – in arte Felicia Kingsley – è la regina del romance tricolore, ma soprattutto è paladina dell’importanza di esaltare la propria bellezza intrinseca abbandonando gli schemi e abbracciando le proprie insicurezze.
Non è un caso, quindi, che le protagoniste dei suoi libri siano imperfette e anche un po’ sbadate, proprio come noi nella vita di tutti i giorni.
E non è forse in queste imperfezioni che risiede la nostra forza e naturale bellezza?
Ecco cosa ne pensa Serena… ops! Felicia Kingsley, e come anche lei, nel quotidiano, si impegna ad esaltare la sua unicità.
Ti hanno definita la Sophie Kinsella italiana, la Regina del Rosa, la scrittrice social dell’amore in tutte le sue forme… ma chi è davvero Felicia Kingsley?
Potrebbe essere la vicina di casa di chiunque, perché vivo una vita estremamente tranquilla e riservata. Vero, sui social sono sempre molto presente, ma in verità doso con molta misura i dettagli sul mio privato. Anche perché poi, alla fine dei conti, non credo interessi.
Sono una lettrice, prima che scrittrice, ma anche architetto, anche compagna, anche mamma. Certamente la me di dieci anni fa non avrebbe mai immaginato di fare della scrittura il proprio lavoro, e ancora oggi ogni tanto stento a crederci, ma la vita è stata generosa a darmi questa possibilità.
Felicia Kingsley è sì uno pseudonimo, ma non è nato per motivi particolarmente esotici o per volermi nascondere. Non sapevo se pubblicare romanzi con il mio nome di battesimo potesse essere in conflitto con la deontologia professionale degli architetti, così nel dubbio ho scelto Felicia Kingsley.
Le protagoniste dei tuoi romanzi sono semplici e “imperfette”, in cui ognuno di noi si può immedesimare. Pensi che questa sia stata una delle chiavi del tuo incredibile successo?
Gli unici che possono dire perché i miei romanzi riscontrino così tanto affetto sono i lettori, ma spero sempre che ciascuno possa trovare qualcosa di sé nelle storie che racconto.
La perfezione non è di questo mondo, siamo esseri umani e forse è più facile riconoscersi nei difetti che non nei pregi.
Quali difficoltà hai incontrato nel dare voce a personaggi che sfidano i canoni tradizionali di perfezione?
In realtà la vera sfida, dopo tanti romanzi, è riuscire a inserire sempre elementi nuovi che differenzino storie e protagonisti rispetto ai precedenti e tenere alto l’interesse e la curiosità dei lettori.
Qual è il messaggio principale che desideri trasmettere attraverso i tuoi romanzi?
Sicuramente quello di non prendersi mai troppo sul serio e di fare dell’autoironia la propria arma, ma anche imparare a volersi bene e sapersi perdonare perché spesso siamo proprio noi i nostri giudici più severi.
Parlando di unicità, quanto ritieni importante esaltare i propri tratti distintivi, interiori ed esteriori? E come si fa a non omologarsi in un mondo che ci vuole tutte perfette?
Abbracciare la propria unicità credo sia un lungo percorso interiore che sviluppiamo col tempo e che anche io stessa ho vissuto e vivo tutt’ora. Più passano gli anni, più invece sento il bisogno di distanziarmi da schemi predeterminati.
Abbracciare le proprie unicità passa attraverso la volontà di prendersi cura di sé con azioni quotidiane di self-care. Quali sono le tue preferite per esaltare la tua naturale bellezza?
Ammetto di non prendermi cura di me quanto dovrei, né mi dedico il giusto tempo ma sicuramente un rito che mi riconcilia con me stessa e mi dà serenità è accendere una candela profumata, bere una tisana mentre tengo una maschera viso in posa. Quando ho qualche trasferta, mi piace tenere le maschere in tessuto nel frigobar dell’albergo, così da usarle fresche e darmi ancor più sollievo.
Anche Felicia, come molti di noi, si dedica a piccoli rituali e momenti di skincare per coccolare il suo corpo e la sua anima. Dopo un’intensa giornata di lavoro, immersi nel tran tran quotidiano e risucchiati dal vortice degli eventi, non c’è infatti niente di meglio che prendersi cura della propria pelle come gesto di self-love.
Scegliere i prodotti e la beauty routine più adatti alle proprie esigenze è il primo passo per valorizzare le proprie unicità ed esaltare la propria naturale bellezza.
Scopri l’importanza della skincare come esperienza sensoriale su Boutique UNIQA.