Hai sempre pensato che quei brufoletti sul mento siano dovuti agli eccessi alimentari che caratterizzano le tue giornate negli ultimi tempi? Oppure che quella macchia che ti ritrovi sul viso sia dovuta a un’esposizione solare estiva senza protezione?
Beh, probabilmente hai ragione, ma non è detto che queste siano le uniche cause di eventuali imperfezioni. Anche se ti impegni al massimo a non fare errori quando si tratta di skincare, infatti, ci sono cose che esulano dal nostro controllo e possono dare origine a fastidiose conseguenze.
È il caso degli squilibri ormonali, ad esempio, che possono presentarsi in diverse fasi della nostra vita e influenzare la salute (e bellezza) della nostra pelle.
Ma che relazione c’è tra pelle e ormoni e in che modo la presenza o meno di questi ultimi si manifesta all’esterno? Lo abbiamo chiesto alla dermatologa dott.ssa Adina Frasin.
Dottoressa, iniziamo con una domanda facile facile: cosa sono gli ormoni e come interagiscono con la pelle?
Gli ormoni sono messaggeri nel nostro organismo, che hanno il compito di trasmettere messaggi ben precisi tra le cellule. Sono prodotti da alcune ghiandole (che compongono il sistema endocrino) e permettono di coordinare l’attività cellulare e dei diversi tessuti legandosi a dei recettori sparsi in tutto il corpo.
La pelle è uno degli organi più ricchi di recettori, pertanto la sua salute e bellezza è fortemente influenzata dal ruolo degli ormoni. Questi ultimi sono infatti responsabili del tono, della vitalità e dell’elasticità della pelle. Di conseguenza, eventuali squilibri possono influire negativamente sulla compattezza della cute e dare origine a imperfezioni.
Alcuni ormoni sono più importanti di altri negli uomini così come nelle donne. In alcuni periodi della vita, inoltre, hanno un ruolo di maggiore rilievo. È in queste circostanze che la relazione tra pelle e ormoni si fa più intensa. Parliamo nello specifico dell’azione di testosterone, estrogeni e progesterone che, durante l’adolescenza, la gravidanza e la menopausa rendono la pelle più sensibile e soggetta alla comparsa di imperfezioni in caso di eventuali squilibri ormonali.
In che modo uno squilibrio ormonale si manifesta sulla pelle durante l’adolescenza, la gravidanza o la menopausa?
Nelle fasi più delicate della nostra vita, come lo è la pubertà, il corpo è soggetto a una maggiore produzione di ormoni sia maschili che femminili. Anche le donne, infatti, producono ormoni sessuali maschili (testosterone) in piccole quantità e viceversa. Finché però questa produzione è in equilibrio non c’è niente di che preoccuparsi.
I problemi sorgono nel momento in cui si presenta uno squilibrio ormonale, cioè quando la quantità di ormoni maschili è superiore ai livelli standard per il corpo femminile.
Uno squilibrio in questo senso può comportare la comparsa di alcuni inestetismi che, generalmente, vengono associati all’adolescenza: aumento della peluria, ma anche dermatite seborroica e acne. Quest’ultima è dovuta al fatto che il testosterone agisce sulle ghiandole sebacee, stimolando la produzione di sebo.
Anche se generalmente legate alla pubertà, queste conseguenze possono manifestarsi anche nella donna adulta. Gli squilibri ormonali, infatti, non sono solo endogeni ma possono anche essere provocati da uno stile di vita errato, stress e mancanza di sonno.
Diverso il discorso, invece, quando si parla della relazione tra pelle e ormoni in gravidanza e in menopausa.
Nel primo caso, l’azione degli ormoni si manifesta spesso in positivo. Le donne in dolce attesa sembrano avere la pelle più bella e luminosa o i capelli più sani. A volte, oltre a influenzare l’umore, la secrezione di ormoni può però dare origine ad antiestetiche macchie sulla pancia (linea nigra) e sul volto (cloasma) nelle persone predisposte.
Questo tipo di macchie sono del tutto normali e non patologiche. Durante la gravidanza, infatti, viene prodotto un ormone che stimola i melanociti nella produzione di melanina in quantità maggiori, dando talvolta origine a delle iperpigmentazioni localizzate dovute a una iperstimolazione in alcune aree della pelle considerate ormono-sensibili.
Questa conseguenza può manifestarsi anche in seguito all’assunzione di una terapia ormonale, come nel caso della pillola contraccettiva.
Infine, anche durante la menopausa il ruolo degli ormoni diventa importante. A differenza dell’adolescenza e della gravidanza, in menopausa la produzione degli ormoni si riduce fino a scomparire, venendo meno l’attività di protezione che gli ormoni sessuali femminili hanno sulla pelle matura.
Di conseguenza la cute diventa più secca, meno elastica, le unghie si indeboliscono, i capelli cadono e si diradano.
È possibile intervenire a livello cosmetico per contrastare gli effetti di uno squilibrio ormonale?
Innanzitutto è importante garantire alla pelle una buona detersione e un’idratazione adeguata, indispensabile per una pelle bella e sana; nel caso dell’acne in particolare, è opportuno utilizzare un detergente specifico per la pulizia del viso.
Nella maggior parte dei casi, però, il consiglio è quello di consultare uno specialista per valutare se intervenire con una terapia ormonale, come, ad esempio, nell’acne giovanile più persistente che può essere la causa della comparsa di segni indelebili, come cicatrici sulla pelle.
Quindi, sulla base di quanto la Dermatologa ci ha spiegato, UNIQA ha realizzato due prodotti per la detersione: UNIQA Detergente Illuminante all’Acido mandelico ad azione esfoliante, e UNIQA Olio Gel Idratante rivolto alla pelle in trattamento farmacologico che, grazie alla sua innovativa formula oil-to-milk, deterge in modo delicato.
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E per quanto riguarda la gravidanza e alcuni inestetismi che possono comparire, come le macchie?
Per quanto riguarda le macchie in gravidanza, non essendo possibile trattarle con dei farmaci specifici, è necessario prima di tutto agire nell’ottica della prevenzione. Utilizzare sin da subito una fotoprotezione molto alta quando ci si espone al sole è il modo migliore per evitare da principio la formazione di macchie; però ci sono alcuni specifici che aiutano a ridurre il danno da fotoesposizione.
In questo senso, UNIQA ha sviluppato UNIQA DNA, trattamento riparatore in monodose a base di Fotoliasi, un enzima in grado di riparare il DNA delle cellule della pelle, danneggiato dall’ esposizione ai raggi UV.
E cosa ci può dire sulle variazioni ormonali in menopausa e le conseguenze per la pelle?
La menopausa è un momento molto importante nella vita di una donna, ed è condizionata dalla scomparsa progressiva degli ormoni femminili, in particolare gli estrogeni.
Sulla pelle questo cambiamento si traduce in perdita di elasticità, tono, idratazione con conseguente aumento della presenza di rughe e macchie.
Per intervenire sulle conseguenze della menopausa sulla pelle, UNIQA ha studiato diversi protocolli in tema di detersione, idratazione e trattamento proage. Quando la naturale produzione di ormoni non è più in grado di garantire tono ed elasticità alla pelle, è opportuno integrare le sostanze carenti tramite la cosmetica.
Per questo motivo, il trattamento idratante UNIQA Hyaluronic + è stato arricchito con acidi ialuronici a differente peso molecolare, per agire in profondità (stimolando i fibroblasti) e in superficie.
I trattamenti cosmetici sono utili anche in caso di patologie ormonali con manifestazioni cutanee?
Bisogna saper distinguere un inestetismo causato da uno squilibrio ormonale da una manifestazione cutanea in corso di patologie ormonali. Le conseguenze e i trattamenti, infatti, non possono essere uguali in questi casi.
Quando sussiste un vero e proprio problema ormonale, la cosmesi non può fare molto.
L’ipotiroidismo ad esempio, conseguenza di una disfunzione a livello degli ormoni tiroidei, può essere associato alla presenza di zone prive di pigmento comunemente nota come vitiligine, una vera e propria malattia della pelle che deve essere trattata rivolgendosi a un dermatologo. Questo tipo di macchie infatti non è legata a un fattore estetico ma può rappresentare un campanello d’allarme per la propria salute.
Lo stesso discorso vale per le macchie scure sul collo o nelle pieghe delle ascelle. L’intensa pigmentazione in quelle zone, visibili spesso nelle persone in sovrappeso, può essere un primo segnale d’allarme di diabete, correlato al ruolo dell’insulina.
Prestare attenzione ai segnali che ci manda la pelle è pertanto importantissimo perché ci aiuta a individuare una possibile problematica a livello ormonale.